Roma
Via Barberini 29, 00187
+39 06 772 50 136
+39 06 770 70 449
Rende
Rende (CS)
Contrada Cutura 119, 87036

Roma: semafori gestiti da un’IA

Google ha testato un algoritmo di gestione del traffico stradale con il compito di ottimizzare il flusso di mezzi migliorando i tempi di alternanza dei semafori. I risultati sono stati ottimi: sembra infatti che l’intelligenza artificiale permetta una notevole diminuzione del traffico, limitando il numero di ingorghi e consentendo un risparmio anche del 10%-20% sui consumi dei guidatori, aiutando quindi anche la tematica ambientale.

L’esperimento portato a termine con successo in Israele sta per essere replicato in altre parti del mondo, tutte estremamente affollate: città come Rio de Janeiro e Roma potrebbero essere infatti le prossime sulla lista dell’innovazione Google. Per l’Italia è stata infatti depositata una proposta che verrà discussa in questi giorni per applicare questa nuova tecnologia a Milano e Roma, due città in cui il problema del traffico è estremamente sensibile.

Se i risultati attesi fossero confermati, si tratterebbe di un bel passo avanti nella mobilità di città in cui il tempo medio stimato all’anno passato nel traffico cittadino sfiora le tre giornate piene. Introdurre questo tipo di tecnologia potrebbe inoltre portare anche dei buoni vantaggi in termini di sicurezza: il conto degli incidenti nelle zone sovraffollate è in continuo aumento, un flusso più fluido nella mobilità permetterebbe di ridurre tutti gli imprevisti dovuti a fretta, superficialità e nervosismo, spesso presenti nel traffico.

Un’innovazione che da un certo punto di vista sembra fin troppo futuristica visti i tempi a cui siamo abituati per introdurre cambiamenti all’interno del nostro Paese, ma che potrebbe diventare realtà in pochi mesi. I tempi stimati per l’installazione di questi nuovi semafori intelligenti si aggirano attorno ai sei mesi e i fondi necessari per sostenere l’investimento dovrebbero essere già a disposizione, ma in caso di necessità potrebbero anche essere dedicati fondi PNRR, che tuttavia rallenterebbero le operazioni.

Non dovremo quindi aspettare molto per scoprire se uno dei problemi più fastidiosi di due delle città più popolate d’Italia comincerà finalmente a essere risolto.