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L’ascesa dell’India come super potenza tech

Nel panorama internazionale dell’intelligenza artificiale e della tecnologia un posto d’onore è riservato all’India, ormai è chiaro. Ora però potrebbe conquistare completamente la scena, superando nettamente la Cina e le altre economie occidentali.

Grazie alla combinazione di crescita economica costante, investimenti mirati nell’innovazione e un’enorme riserva di talento tecnologico, l’India si sta guadagnando il riconoscimento come super potenza tecnologica. Un hub tecnologico globale che il proliferare di startup innovative e l’attrazione di investimenti stranieri stanno contribuendo a creare.

Come ipotizza UTI International, a guidare il futuro prossimo della tecnologia su scala mondiale, con la produzione di un numero significativo di talenti nell’AI e nell’IT, potrebbe quindi essere proprio questo Paese, che, entro il 2027, è destinato a diventare la terza economia più grande al mondo. A rendere credibile questa ipotesi un sorprendente boom economico, con l’aumento del PIL del 7,2% nell’anno fiscale 2022-2023, e l’insolita scelta di alcune multinazionali statunitensi, tra cui Apple, Amazon e Microsoft, di trasferire parte delle loro produzioni qui.

Non si tratterebbe, quest’ultimo, di un trend momentaneo, visto che dopo il Covid le multinazionali hanno ben capito quanto possa essere importante ridurre la dipendenza da un singolo Paese. Le grandi aziende di vari settori come quello farmaceutico, chimico, tessile, auto e IT hanno riscontrato effetti positivi nella diversificazione delle catene di approvvigionamento globali e l’India, in questo contesto, si è mostrata un’ottima alternativa alla Cina.

Ma non solo: l’India potrebbe dominare il campo dell’innovazione e della tecnologia in breve tempo anche grazie al piano Digital India del governo Modi, che destinerà ben 477 milioni di dollari di finanziamenti pubblici per lo sviluppo di tecnologie e modelli avanzati di intelligenza artificiale. Un governo, quindi, che si sta mostrando determinante per la digitalizzazione del Paese intero. Un primo esempio arriva dalla piattaforma UPI (Unified Payments Interface), un’applicazione di pagamenti nazionale così all’avanguardia da essere considerata una delle migliori al mondo: sviluppata dall’organizzazione no-profit NPCI, è gratuita per tutti i suoi utenti.

Un Paese come l’India trova proprio nell’innovazione un nodo cruciale per migliorare l’efficienza sociale, rendendo accessibili beni (e-commerce) e servizi (pagamenti, fintech ed edutech) persino nelle aree remote, prive di negozi fisici.

Accesso al capitale, imprenditorialità in ascesa e la disponibilità di ingegneri qualificati consegnano alle start up il ruolo fondamentale di guida del Paese attraverso un percorso di profonda trasformazione.

Il vantaggio dell’India sta anche nella presenza di un alto numero di talenti in campo tech: ad oggi il Paese fornisce quasi un quinto di personale specializzato in tech e AI a livello mondiale, utilizzato in diverse aziende e organizzazioni che creano nuove tecnologie ogni giorno. L’India è il terzo Paese al mondo per numero di unicorni, dopo Usa e Cina: un ecosistema enorme che si concentra su tecnologie emergenti nel deep tech e nell’intelligenza artificiale e che gode di sempre maggiori quantità di capitale globale.

L’India dunque si presenta come una futura superpotenza tecnologica grazie alla guida del governo, spirito imprenditoriale, disponibilità di talenti, capitali e dati demografici favorevoli.