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Vino, IoT, robot e intelligenza artificiale

Vino e IoT

Nei precedenti articoli di questo mese vi abbiamo parlato dell’evoluzione del settore agricolo, grazie a una serie di innovazioni tecnologiche che hanno permesso di passare dall’agricoltura di precisione alla smart farming; oggi ci concentriamo invece sulla viticoltura, analizzando come la tecnologia stia impattando anche in questo settore e vedendo alcune applicazioni di IoT nel settore di uno dei prodotti più amati dagli italiani, il vino.

Per capire come si sta evolvendo il settore vitivinicolo partiamo da Spresiano, provincia di Treviso, una delle zone maggiormente floride per la produzione di Prosecco, in cui durante la quinta edizione della fiera Nova Agricola in Vigneto si sono viste delle innovazioni assolutamente interessanti.

Abbiamo constatato come l’IoT può essere un’innovazione a tutto tondo che può integrarsi nel settore agricolo: l’installazione di sensori nei campi e la comunicazione wireless tra software e macchinari trova ovviamente anche applicazione nel settore del vino, dove il monitoraggio delle caratteristiche del terreno, come le variazioni di umidità o delle componenti chimiche, e il conseguente adattamento strategico per ottenere i migliori risultati sono sicuramente applicazioni ben volute dagli addetti ai lavori.

Ciò che si è visto a Spresiano di veramente innovativo è invece l’utilizzo di robot: macchine attive tra i filari 24 ore su 24, dotate di telecamere e sensori – che interagiscono con altri sensori installati nei campi – in grado di elaborare strategie e prendere decisioni. Parliamo quindi di robot dotati di intelligenza artificiale o robot collegati a strumenti di machine learning, con il fine di supportare e se possibile migliorare il lavoro dei vignaioli.

Analisi delle modalità di difesa delle piantagioni, raccolta, diserbo meccanico localizzato, gestione della chioma, irrigazione e analisi chimiche sono solo alcune delle funzionalità di cui sono dotati questi prototipi. È in particolare il viticoltore Giorgio Pantano ad aver inventato e collaudato sui propri terreni queste macchine innovative, dotate di sistemi di telecamere tridimensionali all’avanguardia.

Siamo felici di constatare come sul territorio italiano troviamo diversi esempi di tecnologia e innovazione in campo agricolo, dopo il frantoio 4.0 di Ragusa arrivano i robot trevigiani. Sono tutte innovazioni estremamente interessanti e importanti per preservare una delle Nazioni con la più grande diversità di prodotti a livello mondiale, non priva però di minacce (sia naturali che chimiche) che la tecnologia può aiutare a riconoscere e sconfiggere.